Innovazione Largo consumo

Codice a barre: GS1 avvia la migrazione al 2D

Con le linee guida sulla migrazione al 2D, GS1 Italy supporta le aziende nella transizione al nuovo codice 2D che consentirà di gestire in modo efficiente e sicuro tutti i dati dei prodotti e rispondere alle nuove esigenze di mercato

Articolo del
5 settembre 2023
di Marco Rossi Aggiornato il
20 ottobre 2023

Dati sulla tracciabilità e la sicurezza, ma anche sulla sostenibilità, sulle caratteristiche nutrizionali e sulla composizione del packaging: sono solo alcune delle informazioni sui prodotti di largo consumo che oggi sono diventate indispensabili per i consumatori e che possono anche permettere a produttori e retailer di migliorare i loro processi. Una mole di dati, spesso dinamici, che richiede un “upgrade” del tradizionale codice a barre, supporto insostituibile per il sistema economico globale. Un’esigenza reale a cui GS1 Italy risponde supportando le aziende nella transizione dal classico codice a barre 1D (lineare) al nuovo e più capiente codice a barre 2D (bidimensionale).

Lorem ipsum dolor sit amet
© GettyImages

In quest’ottica GS1 Italy ha realizzato “Codici a barre 2D al punto vendita”, la guida introduttiva a supporto della migrazione al codice a barre bidimensionale, per agevolare una transizione graduale e volontaria all'utilizzo, in particolare all’interno dei punti vendita al dettaglio. Adottando i suggerimenti contenuti nel documento, le aziende della distribuzione possono pianificare le implementazioni 2D nella maniera ottimale e riducendo al minimo gli impatti sui processi aziendali esistenti, riuscendo ad abilitare gli scanner dei punti vendita alla lettura e all’elaborazione anche dei codici a barre 2D, oltre che di quelli lineari.

Fedele al suo ruolo di motore di innovazione del mondo del largo consumo (e non solo), tutta la community mondiale GS1 si è data l’ambizioso obiettivo di realizzare questo switch entro la fine del 2027.

Lorem ipsum dolor sit amet
School of Management Politecnico di Milano “Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger” 2023
Lorem ipsum dolor sit amet
Didascalia Lorem ipsum amor sit amet, consectetur

Gli ambiti di applicazione

Fedele al suo ruolo di motore di innovazione del mondo del largo consumo (e non solo), tutta la community mondiale GS1 si è data l’ambizioso obiettivo di realizzare questo switch entro la fine del 2027.

La migrazione al 2D è uno dei punti fondamentali della strategia GS1 dei prossimi anni e noi stiamo attivamente lavorando per affiancare le imprese in questa importante evoluzione, una transizione che coinvolgerà tutta la supply chain e gli stessi consumatori

Andrea Ausili Standard development director di GS1 Italy

I codici 2D visti da vicino

I codici a barre bidimensionali si chiamano così perché l’informazione è codificata sia in orizzontale che in verticale. Sono codici più piccoli, privi di barre e spazi perché costituiti solo da un’alternanza di punti, che veicolano molti più dati e la cui lettura è ritenuta più affidabile e meno soggetta a errori.

I codici 2D possono includere più dati rispetto all'attuale codice a barre lineare EAN-13 (come GTIN, data di scadenza, numero di lotto o numero di serie, ma anche link per collegamenti a pagine web con informazioni su ingredienti e allergeni, foto e video dei prodotti, recensioni, ecc.).

Touchpoint digitali consultati prima di un acquisto online

Lorem ipsum dolor sit amet
School of Management Politecnico di Milano “Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger” 2023

Blockchain for business

L’area della blockchain for business denota i progetti in cui i processi di business tradizionali vengono replicati utilizzando tecnologie blockchain per semplificare l’accesso e la condivisione dei dati (nel 56% dei casi), per garantire la trasparenza e l’immutabilità delle informazioni (38%) o per realizzare processi affidabili attraverso gli smart contract (6%). «In questo ambito di applicazioni – analizza Portale – si registrano delle difficoltà a costruire, mantenere e allargare gli ecosistemi, a identificare la sostenibilità economica e le prospettive evolutive.

Tuttavia va sottolineato che non si tratta del fallimento della tecnologia, ma della difficoltà a sviluppare progetti di ecosistema ampi». Abbastanza significativo per la dimensione degli attori coinvolti è stato l’annuncio della fine di Tradelens, progetto di ecosistema guidato da Maersk e Ibm per la tracciabilità dei documenti nel trasporto intermodale. «Inizialmente si pensava che la blockchain potesse essere una panacea per la supply chain – commenta Martino Fabbro, product owner Niuma

Futuro roseo per gli NFT

L’area della blockchain for business denota i progetti in cui i processi di business tradizionali vengono replicati utilizzando tecnologie blockchain per semplificare l’accesso e la condivisione dei dati (nel 56% dei casi), per garantire la trasparenza e l’immutabilità delle informazioni (38%) o per realizzare processi affidabili attraverso gli smart contract (6%). «In questo ambito di applicazioni – analizza Portale – si registrano delle difficoltà a costruire, mantenere e allargare gli ecosistemi, a identificare la sostenibilità economica e le prospettive.

Condividi

Potrebbe interessarti

Servizio Immagino

Immagino è il servizio web di digital brand content management che semplifica i processi di scambio tra produttori e distributori.

Approfondisci

GS1 EANCOM: lo standard per l’EDI

GS1 EANCOM® è lo standard internazionale EDI adottato da GS1 Italy per la comunicazione EDI (Electronic Data Interchange), ovvero per lo scambio elettronico dei documenti.

Approfondisci